Spero possiate venire numerosi…Domenica 15 Febbraio verrà in Erboristeria Dante Marchini che ci farà conoscere l’approccio Trager. Ci sarà una prima parte teorica, dove verranno illustrate tutte le potenzialità di questo metodo per poter raggiungere uno stato di benessere psicofisico. A seguire verrà fatta una prova pratica per sentire nel corpo di cosa si parla. L’ingresso è libero ma gradirei avere delle conferme dai partecipanti per potervi far trovare lo spazio ben disposto per accogliervi tutti!! Contattatemi qui, nella pagina Facebook, per chi ha il mio numero sono anche su WathsApp, via mail o col piccione viaggiatore…come preferite insomma!! Un “ricevente/cliente” di Dante Marchini, ha scritto un breve testo per descrivere di cosa si tratta questa pratica. Mi piace questo testo, va letto lentamente soffermandosi a capire, ogni parola ha un senso profondo, che si capisce bene dopo che si è provato nel corpo questo approccio. Ora per chi ha voglia di leggerlo lo riporto di seguito:
TRAGER:un modo d’essere. L’Approccio Trager è una pratica, qualcuno direbbe una disciplina che prende il nome dal suo creatore: Milton Trager. Egli scoprì e sviluppò per più di 50 anni della sua lunga vita un modo d’essere che divenne anche un modo di fare terapia ed educazione. Molto succintamente e un po’ poeticamente si potrebbe dire così: Tra i tanti modi c’è un modo di essere, che è leggero e un modo di essere che è più leggero… C’è un modo d’essere che è più libero e ancora più libero, e più libero di così? Tra i tanti modi d’essere c’è un modo in cui anche il lavoro, quasi fosse un gioco, si trasforma in una danza… La vita stessa è come cantare una canzone… Scoprire questi modi d’essere è nel ventaglio delle nostre possibilità. Tutti noi possiamo imparare questo modo d’essere. Richiede una scelta cosciente, la fiducia nelle nostre possibilità, la voglia e la pazienza di imparare, la capacità di apprezzare i benefici che si ottengono lungo il percorso. Tutti noi abbiamo la dotazione necessaria per imparare questo modo d’essere, che è più leggero, che è più libero. Lo sviluppo di un benessere consapevole non è una pozione magica che ci cambierà da un momento all’altro, quasi per magia. Questo è un sogno infantile che non contiene nemmeno l’ombra della consapevolezza, né della responsabilità. Ma imparare con gioia, questo si, è possibile, gradatamente, gustando i risultati, superando i momenti di frustrazione, condividendo con altri il percorso, moltiplicando così la felicità. Una parte di questa pratica si svolge in piedi ed in movimento, anche seduti o usando il suolo come un aiutante. Richiede una parte di controllo cosciente, ma facendo sempre più a meno dello sforzo. Si può praticare in gruppo ed anzi l’intensità dell’esperienza aumenta in varietà e profondità. L’altra parte della pratica si fa in una sessione dove l’educatore conduce in movimenti passivi il cliente/ricevitore che sta passivamente e comodamente sdraiato su un lettino da massaggio. Questa parte il dott. Trarre la chiamò integrazione psicofisica. Ed ecco le sue stesse parole: “L’integrazione psicofisica consiste nell’uso delicato delle mani per agire su modelli psicofisici profondi ed interrompere la loro influenza sui tessuti del corpo. Questi modelli spesso si sviluppano come risposta a circostanze avverse, quali incidenti, interventi chirurgici, malattie, cattiva postura, traumi emozionali, stress della vita quotidiana e sedentarietà. Lo scopo del mio lavoro è di sostituire questi modelli sensoriali e mentali che inibiscono la libertà di movimento e causano dolori ed alterazioni nelle funzioni ordinarie. Il mio approccio è quello di comunicare al paziente che cosa significa sentirsi bene, nel senso di un corpo-mente funzionalmente integrato. In questo modo i modelli inibitori sono intaccati all’origine, la mente, e la persona può sperimentare benefici duraturi. Il risultato è un miglioramento generale”. Dott. Milton Trager.
Se vi state incuriosendo sempre di più vi invito anche a sentire questa intervista: http://www.youtube.com/watch?v=F_lY3Yl0OQU la foto dell’articolo l’ho presa in prestito da google immagini…mi piace tanto e spero non sia coperta da copy right!!